Chardin, la pittura francese agli Uffizi

volano

Alla fine del 2011 sono state inaugurate le cosiddette Sale Blu degli Uffizi. Sono dieci stanze, di dimensioni ridotte rispetto ai grandi spazi del museo.

Qui sono esposte opere di pittori spagnoli, fiamminghi, olandesi e francesi, vissuti tra il Cinquecento e il Settecento. Come mai queste sale sono blu? Questo colore non ha solo il semplice effetto di stupire i visitatori, ma è stato scelto in armonia con le opere che accompagna, con il gusto artistico che le ha originate.

Jean Baptiste Siméon Chardin (1699-1779) è uno degli artisti francesi di queste sale. L’artista era molto famoso per le sue nature morte e per le scene di genere, che realizzava con uno stile raffinato ma allo stesso tempo realistico. Influenzò fortemente la pittura tra Ottocento e Novecento, come notiamo nel lavoro di Matisse e Cézanne.

Alla Galleria degli Uffizi sono presenti la Fanciulla col volano e il Fanciullo con il castello di carte. Sono due oli su tela, che rappresentano pienamente lo stile del pittore. I soggetti sono rappresentati in un composizioni semplici, ma dai dettagli preziosi. I colori sono resi magistralmente, così come le espressioni dei giovani. Chardin è stato probabilmente uno dei migliori pittori, nella rappresentazione dell’infanzia e della giovinezza.

Negli ultimi anni della sua vita, il pittore iniziò a perdere la vista, ma non smise di lavorare e sperimentare nuove strade, come ad esempio quella dei colori pastello. Disse di lui un altro francese importante, Marcel Proust: "Abbiamo imparato da Chardin che una pera è viva come una donna, che un ordinario pezzo di ceramica è bello come una pietra preziosa".