Raffaello è noto con il cognome Sanzio, ma anche come Raffaello da Urbino, la sua città natale; Sanzio invece deriva da Santi, il cognome del padre, Giovanni Santi (1435-1494), anch'egli pittore e poeta, a Urbino. Raffaello è considerato uno dei tre maestri massimi dell'Alto Rinascimento, insieme a Michelangelo e Leonardo da Vinci. Tuttavia, viene spesso messo a confronto anche con altri suoi contemporanei, come Andrea del Sarto (1486-1531), Correggio (1489-1534) e Tiziano (1485-1576). L'opera di Raffaello come pittore e architetto, legata alla scuola fiorentina, ebbe un'influenza durevole, lungo il Rinascimento italiano e oltre.
La sua formazione iniziò nel laboratorio del padre, il quale, secondo Giorgio Vasari (1511-1574), lo avrebbe poi mandato alla bottega dei Pietro Perugino (1446-1524). La sua prima opera nota è una pala d'altare del 1500, nella chiesa di San Nicola da Tolentino, tra Perugia e Urbino. I lavori di questo primo periodo mostrano la forte influenza di Paolo Uccello (1397-1475) e di Luca Signorelli (1445-1523), ma a Firenze fu fondamentale la scoperta di Leonardo (1452-1519), per il chiaroscuro e lo sfumato, e venne ispirato anche dall'opera di Michelangelo (1475-1564).
Iniziò poi il periodo romano, molto produttivo, sotto il patrocinio quasi esclusivo di papa Giulio II, Giuliano della Rovere (1443-1513) e del suo successore, Leone X, Giovanni di Lorenzo de' Medici (1475-1521). I ritratti di entrambi realizzati da Raffaello sono esposti agli Uffizi. Il lavoro dell'artista al Palazzo Vaticano è diventato famoso come le Stanze di Raffaello, dove si trova la sua nota Scuola di Atene, tra le molte altre opere. Qui l'artista lavorò insieme a uno dei suoi alunni più importanti, Giulio Romano (1499-1546), che completò il lavoro rimasto incompiuto alla morte del maestro.
Alla Galleria degli Uffizi troviamo anche la Madonna del cardellino, realizzata per il matrimonio di Lorenzo di Bartolomeo Nasi e Sandra di Matteo Canigiani, nel 1505: l'opera mostra la prima influenza fiorentina di Leonardo, nella composizione geometrica. A questo periodo risale anche un Autoritratto, e un ritratto precedente, del 1503, Ritratto di giovane col pomo, che potrebbe essere Francesco Maria della Rovere, duca di Urbino. Ancora agli Uffizi, sono esposti il Ritratto del papa Leone X con i cardinali Giulio de' Medici e Luigi de' Rossi, Ritratto di Elisabetta Gonzaga, Ritratto di Guidobaldo da Montefeltro, e due opere attribuite al maestro e a un suo assistente, il San Giovanni Battista e il Ritratto del papa Giulio II, copia dell'originale esposto alla National Gallery di Londra.
L'arte di Raffaello ebbe un'ampia diffusione, e influenza, anche grazie alla sua collaborazione con l'incisore Marcantonio (1480-1534), che realizzò una cinquantina di stampe dalle sue opere, alcune copie di dipinti e altre realizzate su disegni appositamente creati dal maestro. Queste stampe portarono la magnifica arte di Raffaello oltre i confini italiani, imprimento una traccia perpetua sull'arte occidentale.
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