Il professor Marco Chiarini, scomparso lo scorso novembre, ha lasciato quattro opere alle Gallerie degli Uffizi. Si tratta di una tavola, destinata alla Galleria Palatina, e tre opere su carta: una entrerà a far parte della collezione della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, le altre due andranno al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi.
Chiarini è stato uno storico dell’arte dedito a ricerche originali e significative. Sotto la sua direzione – durata circa 30 anni – la Galleria Palatina di Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli hanno iniziato a essere conosciuti e amati a livello internazionale.
Nel suo testamento, Chiarini ha stabilito i lasciti artistici, il suo ultimo dono alla città di Firenze e al mondo dell’arte.
Alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti arriverà un Paesaggio con pastori, del pittore francese Claude Lorrain; mentre alla Galleria d’Arte Moderna il Ritratto di Piero Chiarini, disegno di Adriano Cecioni, firmato e datato 1882.
Al Gabinetto degli Uffizi, invece, giungeranno la Galera, un disegno attribuito a Pietro da Cortona – artista del XVII secolo – e una raffigurazione di Santo Stefano Rotondo e acquedotto di Nerone di Roma, del napoletano Alessio de Marchis – del XVIII secolo.