Migranti è la nuova mostra degli Uffizi, personale di Luca Pignatelli

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L’artista italiano Luca Pignatelli ha donato alla Galleria degli Uffizi un proprio autoritratto, dal titolo «Mitridate, re del Ponto». L’opera entrerà a far parte della collezione di autoritratti del Corridoio Vasariano.

Per l’occasione, è stata allestita una mostra presso la sala del Camino, adiacente al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe. L’esposizione ospita l’autoritratto più altre otto opere, dipinti realizzati su vecchie tavole di legno

In questi lavori, come sempre in Pignatelli, la contemporaneità dialoga con il passato. Una serie di figure classiche poggia sul supporto ligneo che mostra, nelle naturali venature o nelle sue parti più consunte, il segno del passaggio del tempo, della concretezza di un supporto in qualche modo vicino a quello delle sculture.

Il titolo della mostra, facilmente ricollegabile ai fatti della cronaca di questo periodo storico, riprende una delle tematiche care all’artista, il difficile dialogo tra quello che siamo e quello che siamo stati, nella storia e nella tradizione. I migranti di Pignatelli, infatti, hanno le sembianze della classicità occidentale.

Il direttore Antonio Natali afferma: «L’Autoritratto di Pignatelli, che sotto specie d’un Mitridate entra nelle collezioni degli Uffizi in virtù d’un dono dell’artista, si fa lirico emblema, con la sua felice commistione d’antico e moderno, d’uno degli assunti ideologici sottesi al sogno che Francesco I concretò nella Galleria e alle scelte museografiche di chi nel tempo n’ha ereditato la cura: la convivenza di stagioni fra loro distanti. Antico e moderno coesistono nelle collezioni e, anzi, fra loro gareggiano. La storia non conosce diaframmi; e l’arte non fa eccezione.»

Una cultura viva insomma, che dialoga con la vita e la contemporaneità, non chiusa nello spazio meramente espositivo del museo.

Luca Pignatelli è un artista apprezzato in tutto il mondo, artisticamente legato a Firenze dove ha già tenuto delle mostre personali, riconfermato ora da questa mostra che intende celebrare il suo dono e il suo ingresso nella grande collezione del Corridoio.