I grandi artisti italiani agli Uffizi: Pontormo e la sala 61

Uffizi Sala di Pontormo

Tra le Sale rosse dei Nuovi Uffizi, la sala 61 è dedicata a Jacopo Pontormo (1494 – 1557). Il Pontormo è un grande artista del Cinquecento, allievo di Andrea del Sarto, che lavorò principalmente a Firenze. Pontormo fu amico di Rosso Fiorentino – un altro allievo di Andrea del Sarto – e fu maestro e amante del Bronzino, un altro protagonista della Galleria degli Uffizi.

Pontormo è noto per il suo carattere introverso e complesso, che lo rende il prototipo dell’artista complicato e introverso. La sua arte fu coraggiosa e innovativa: egli fu capace di creare un proprio stile e di rompere gli schemi tradizionali. Pontormo studiò i grandi artisti italiani, come Andrea del Sarto, Michelangelo e Leonardo, ma rielaborò l’arte del Quattrocento in un linguaggio originale. In passato la sua arte è stata giudicata eccessiva e bizzarra, ad esempio dal Vasari. Pontormo pagava così il suo anticlassicismo.

Le sue opere si distinguono per l’originale uso di colori brillanti, per lo studio della figura umana, tesa a superare la maestria di Michelangelo. Tuttavia, anche le opere di Luca di Leida e Albrecht Dürer ebbero una notevole influenza su Pontormo.

Quali opere sono presenti nella sala 61 degli Uffizi?

La grande tela che raffigura la Cena in Emmaus. Qui l’artista ha rappresentato il momento cruciale della rivelazione di Gesù ai suoi discepoli e ha creato un’opera che fu un riferimento per altri grandi artisti, come Caravaggio e Velázquez.

La Cacciata di Adamo ed Eva, che rappresenta magistralmente il rimorso e la sofferenza dei due essere umani, mentre vengono puniti.

La Natività di san Giovanni, un desco da parto. La pittura è stata realizzata con l’utilizzo di uno specchio convesso, in modo da deformare le figure reali.

Sono inoltre presenti: il famosissimo ritratto di Cosimo il Vecchio, il ritratto di Maria Salviati, un Sant’Antonio abate e altre opere.