Girolamo Genga

Nascita: 1476  - Morte: 11 Luglio, 1551    Collocazione: Sala del Perugino e di Signorelli

Nato a Urbino, Girolamo Genga fu un pittore, architetto e scultore, ma anche musicista. Ancora giovane, si spostò a Orvieto per studiare con il disegnatore e pittore Luca Signorelli (1445-1523). A Orvieto, Signorelli creò la maggior parte dei suoi capolavori, che influenzarono profondamente Genga. Questi però ampliò le sue fonti d'ispirazione, facendo un apprendistato presso Pietro Perugino (1446-1524), della scuola umbra, e stringendo amicizia col giovane Raffaello (1483-1520), anch'egli di Urbino. 

Alcune delle sue prime opere furono realizzate a Firenze e Siena, poi egli ritornò a Urbino, ma lavorò anche a Roma. Divenne noto per i suoi lavori per il teatro, dipingeva infatti scene per il palco. Era richiesto per le sue decorazioni dalla classe governante, ed ebbe come committenti Pandolfo Petrucci (1452-1512), che governava a Siena, Guidobaldo da Montefeltro (1472-1508), duca di Urbino e anche il suo nipote e successore, Francesco Maria I della Rovere (1490-1538).

Rovere amava molto il lavoro di Genga, e, quando fu cacciato da papa Leone X, lo portò con sé a Cesena e Mantova, da dove viaggiò per Pesaro. Il duca fu poi probabilmente autorizzato a rientrare a Urbino, dove Genga divenne architetto e decoratore ufficiale della città. Le sue pale d'altare più note vennero realizzate a Cesena, per la chiesa di sant'Agostino: Dio Padre, la Vergine e i quattro Padri della Chiesa. A Firenze sono presenti il Martirio di san Sebastiano, agli Uffizi, e la Sacra famiglia, a Palazzo Pitti. Progettò la chiesa di san Giovanni Battista, a Pesaro, il palazzo vescovile di Senigallia e la facciata della cattedrale di Mantova. 

Realizzò anche delle sculture, e dei modelli in cera, argilla e terracotta. La sua passione per la musica lo portò anche a progettare alcuni strumenti. 

 

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