Dal quartiere portuale alla Galleria degli Uffizi: storia di un palazzo e di un museo

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Il palazzo degli Uffizi venne commissionato a Giorgio Vasari dal granduca Cosimo I nel 1560. Ma cosa c’era tra Palazzo Vecchio e il fiume Arno prima della costruzione del grande edificio che conosciamo?

Al di là della chiesa di San Pier Scheraggio, inglobata nel palazzo vasariano, si trovava l’antico quartiere portuale, nato probabilmente già in epoca romana: dobbiamo infatti ricordare che l’Arno a quel tempo era navigabile. La zona era caratterizzata da case popolari, ma soprattutto da osterie e bordelli. Una di queste osterie dava il nome al quartiere: Baldracca, termine che ancora oggi fa parte di un registro molto poco elegante.

Esso deriva da una storpiatura di Baghdad, città al tempo confusa con la Babele biblica, a rispecchiare probabilmente, anche la quantità di lingue presenti nella zona. Il quartiere Baldracca viene ricordato anche nel Decameron di Boccaccio, nella novella di Frate Cipolla, che finge proprio di aver visitato mezzo mondo, elencando però solo i nomi di alcune strade fiorentine.

Il granduca non ebbe dunque difficoltà nel proporre di eliminare tale quartiere per fare posto a un grande palazzo, dove riunire tutte le magistrature fiorentine, gli Uffizi, appunto. Anche di recente, i lavori per i Nuovi Uffizi hanno rivelato i resti degli antichi edifici. È invece sempre visibile quel che resta della chiesa di San Pier Scheraggio, sul muro esterno degli Uffizi che dà su via della Ninna, mentre la sua navata centrale è diventata parte dell’area espositiva del museo.

Dopo la morte di Vasari e di Cosimo I, il granduca Francesco I e l’architetto Bernardo Buontalenti completarono l’opera. Grazie a loro, nel 1581 nacque, al secondo piano, la Galleria degli Uffizi: il centro dell’esposizione era la Tribuna, la sala ottagonale dove si trovavano le opere più preziose.

La famiglia Medici continuò a collezionare opere di grande valore. Nel 1789, grazie a Pietro Leopoldo di Lorena, la Galleria fu aperta al pubblico. La collezione degli Uffizi è cresciuta ancora nel XX secolo, e oggi la galleria è uno dei musei più importanti e visitati del mondo. L’evoluzione degli Uffizi è però ancora in atto: sono infatti ancora in corso i lavori per i Nuovi Uffizi, che intendono rinnovare i criteri espositivi, le sale e creare nuovi percorsi per i visitatori.