Il manierista Battista Franco fu tipografo, incisore e pittore veneziano, e studiò da vicino il lavoro di Michelangelo (1475-1564). Questo accadde intorno ai suoi vent'anni, nel periodo passato a Roma, dove sviluppò un interesse per le opere allegoriche di grandi dimensioni. Il suo stile pittorico imitava molto quello di Michelangelo, mentre quello che mostrò nelle incisioni era molto più originale, nel suo tocco luminoso e vivace.
Secondo alcune testimonianze avrebbe imparato l'arte dell'incisione presso un artista noto come Marc'Antonio, e produsse un centinaio di lavori. Molti di questi erano riproduzioni di dipinti dei maestri della pittura Raffaello e Tiziano. Una delle incisioni più note è il Cristo morto sorretto dagli Angeli, del 1557.
Nelle opere pittoriche sono comprese le decorazioni per il Palazzo di Ottaviano de' Medici, completate con Giorgio Vasari (1511-1574). Un suo affresco è presente nell'Oratorio di san Giovanni Decollato, L'arresto del Battista, del 1541, e un'opera allegorica del 1537, La battaglia di Montemurlo.
Risale al 1552 La salita al Calvario, esposta agli Uffizi. Nello stesso anno contribuì agli affreschi sui soffitti della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia. Sempre a Venezia, nella chiesa di san Francesco della Vigna, è presente la sua opera Battesimo di Cristo, mentre nel Palazzo Ducale, sulla Scala dei Giganti, il suo Lazzaro. Dipinse numerosi ritratti della famiglia Medici e lavorò anche la maiolica, una sorta di ceramica, per il Duca di Urbino.
Giovanni Battista Franco, noto come Battista Franco Veneziano, ma a volte viene chiamato il Semolei, o semplicemente Battista Franco.