L'avvento del Manierismo iniziò verso la fine delle carriere di Leonardo da Vinci e Raffaello, intorno al 1520, raggiungendo la piena espressione nel genio italiano di un artista del '500 come Michelangelo (1475-1564). Il Cenacolo di Leonardo e La scuola di Atene di Raffaello sono i due esempi migliori dell'equilibrio tra la tradizione dell'Alto Rinascimento e il Manierismo. Intorno al 1525, l'arte italiana attraversava quel periodo chiamato Alto Rinascimento, che raggiunge il punto più alto con il lavoro di Leonardo, accanto all'arte di Giorgione (1477-1510) e del successivo maestro veneziano, Tiziano (1485-1576). Anche le ultime opere di Andrea del Sarto (1486-1531) e del Correggio (1489-1534), iniziano a definire l'emergere del Manierismo.
Se il Rinascimento italiano aveva avuto come centro Firenze e i suoi maestri, il Manierismo nacque soprattutto a Roma. Qui la pittura, l'architettura e la scultura fecero esperienza dei vertici raggiunti dal Rinascimento e gli artisti iniziarono a sperimentare i modi più espressivi del Manierismo, per tornare al naturalismo durante il Barocco. La carriera di Giulio Romano (1499-1546) incarna il Manierismo in pittura e in architettura, sviluppando uno stile romano distinto, dopo aver studiano dal maestro Raffaello. L'espansione del Manierismo a Firenze può essere osservato nelle opere di Agnolo Bronzino, il Bronzino (1503-1572), mentre Tintoretto (1518-1594) caratterizzò l'arte del Cinquecento di stile veneziano.
Altri importanti pittori del '500 sono il Sodoma (1477-1549), il Garofalo (1481-1559), Pontormo (1491-1557), il Rosso (1494-1540), Parmigianino (1503-1540), Alessandro Allori (1535-1607), Jacopo da Empoli (1551-1640), Scarsellino (1550-1620), tra i tanti.
Probabilmente il più importante artista del Cinquecento, per il suo contributo alla pittura e all'architettura, ma soprattutto per le sue biografie, fu Giorgio Vasari (1511-1574). Con la sua opera dedicata alle biografie di artisti, Le vite de' più eccellenti pittori, scultori ed architetti, pubblicata per la prima volta nel 1550, rafforzò l'impatto dell'arte italiana tra il XIV e il XV secolo, e verso il XVI.