Afrodite di Doidalsas

Autore:     Supporto: marmo italico    Collocazione: Sala 56 dei Marmi ellenistici

Provenienza: menzionata a Villa Medici dal 1704, pervenne in Galleria fra il 1780 ed il 1788

La statua rappresenta la dea accovacciata nel momento del bagno, mentre si volta verso l’osservatore e contemporaneamente cerca di coprire con le mani il petto e il pube. Il tipo iconografico, assai celebrato nell’antichità e modello per gli artisti del Rinascimento, è noto da numerose repliche ed è stato identificato con la Venus sese levans citata da Plinio il Vecchio e attribuita allo scultore Doidalsas. L’archetipo potrebbe essere stato creato intorno alla metà del III secolo a.C., quando lo si trova raffigurato su monete microasiatiche, probabilmente per Nicomede I, re di Bitinia.

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